E’ avvenuto un importante restauro di un olio su tavola del XVI secolo raffigurante San Sebastiano ed esposto temporaneamente alla pubblica visione nell’atrio del Museo Diocesano di Pesaro, Via Rossini 53 con i seguenti orari: tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 16.00 alle ore 19.00. Il giovedì la chiusura é posticipata alle ore 22.00.
Anonimo sec. XVI – San Sebastiano
OLIO SU TAVOLA
L’immagine faceva forse parte di un trittico di cui occupava la parte laterale di destra, come dimostra tutto il margine sinistro evidentemente sottoposto ad incastro e non rifinito.
Ritrovato nei depositi della cattedrale e confluito in quelli di Palazzo Lazzarini, questo San Sebastiano proviene dall’antica Pieve Vecchia di Gradara, cioè dalla quattrocentesca pieve di Santa Sofia “fuori le mura”, distrutta e in seguito ricostruita nel 1932.
Il lavoro di restauro, eseguito da Maria Letizia Bruscoli e finanziato dal Lions Club Pesaro Host sotto la presidenza di Ettore Franca, ha permesso di recuperare integralmente la qualità dell’opera liberata dalle sovrapposizioni, tranne quella dello svolazzo di tessuto a destra, che su indicazione della direttrice dei lavori Maria Rosaria Valazzi è stato conservato come documento.
La tipologia del viso dalla piccola bocca e dal naso allungato, il realismo delle sette frecce conficcate con penetrazione diversa nella carne, oltre alla profondità del paesaggio, fanno ipotizzare che l’autore sia di area romagnola e in particolare si possa accostare all’ambito di Girolamo Marchesi (Cotignola 1490 – Bologna 1559?).
Si propone perciò agli studiosi uno studio e un’indagine su questo superstite San Sebastiano, protettore della peste assieme a San Rocco, nella speranza che gli altri scomparti del trittico (o polittico?) possano essere ancora esistenti e spostati chissà dove.